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Burning Spear

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Winston Rodney alias Burning Spear, nato il 1 Marzo 1945 a Saint Ann’s Bay (Giamaica), è un cantautore giamaicano. Uno degli artisti roots reggae (sottogenere della musica reggae) più brillanti e rispettati nella storia della Giamaica, ha composto una serie di dischi d’antologia nel corso degli anni.

 

Da giovane ascoltava la musica R&B, soul e jazz trasmessa dalle stazioni radio statunitensi, le cui trasmissioni raggiungevano l’isola caraibica. Curtis Mayfield, citato dallo stesso artista, fu uno delle principali influenze musicali statunitensi, insieme a James Brown.

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james brown

Burning Spear da giovane

                             Curtis Mayfield                                 James Brown

Non solo la musica ebbe un ruolo primario nella formazione del giovane Rodney. Furono soprattutto le tematiche politiche che riguardavano i diritti civili e sociali della gente di colore, a far si che Spear abbracciasse le idee del movimento UNIA (Universal Negro Improvement Association) guidato da Marcus Garvey. Il quale esplorava temi come il panafricanismo e l’autodeterminazione. 

In futuro gli dedicherà un intero album.

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Marcus Garvey

Manifestazioni UNIA (Universal Negro Improvement Association)

Nel 1969, Bob Marley, anch’esso di Saint Ann, consigliò a Rodney di avvicinarsi allo Studio One di Coxsone Dodd

 

 

Sebbene i Wailers (gruppo di Bob Marley) avessero lasciato lo Studio One tre anni prima, nel 1966, Marley credeva ancora fosse il posto migliore dove far emergere un nuovo talento. 

I Burning Spear erano originariamente il gruppo di Rodney, composto da lui e il bassista Rupert Willington

Il nome derivava da un premio militare assegnato da Jomo Kenyatta (leader dei Mau Mau),  il primo presidente del Kenya indipendente.

Il duo accettò il consiglio  e fecero un’audizione.

Tre canzoni per il produttore Dodd nel 1969.

Quest’ultimo ne scelse immediatamente una, “Door Peep”, come debutto della coppia 

(la sessione includeva anche Cedric Brooks al sassofono). A loro, successivamente, si unì il tenore Delroy Hinds, fratello di “Carry Go Bring Come”.

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Robert Nesta Marley

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Winston Rodney insieme a Rupert Willington e Delroy Hinds

Cedric Brooks

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Album Rocking Time

Con questa formazione i Burning Spear pubblicarono una serie di singoli per Studio One, incluso il grande successo giamaicano del 1972Joe Frazier (He Prayed)”. L’anno successivo arrivò l’album di debutto del gruppo,  Studio One Present Burning Spear, e poi Rocking Time nel 1974

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Questi due dischi accennarono solamente ciò che poi sarebbe successo da lì in avanti. Il gruppo aveva come voce principale Rodney,  che concentrava su di sé tutta l’attenzione del pubblico e Willington, insieme a Hinds erano un dolce accompagnamento. I testi erano pregni di emozioni, conditi con rabbia verso l’oppressione, ma ardenti di un profondo senso di spiritualità. 

 

I primi titoli delle canzoni parlavano da soli, “Ethiopians Live It Out”, “Zion Higher”, “We Are Free”, tutti ovviamente incentrati sui temi culturali dell’oppressione, del rimpatrio e della devozione religiosa, ma il loro potere era in qualche modo stentato dai tipici arrangiamenti di Studio One. Tuttavia Winston Rodney poteva ritenersi fortuna: almeno Dodd stava pubblicando le loro registrazioni.

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Comprensibilmente quindi, nel corso del tempo Rodney avrebbe rivisto molte delle canzoni incise per la prima volta allo Studio One e tutte avrebbero guadagnato enormemente in atmosfera con nuovi arrangiamenti e produzione. 

Seguirono altri singoli, ma il trio sembrava incapace di ripetere il successo di “Joe Frazier”; nel 1975 si separarono da Dodd e unirono le forze con il produttore Jack Ruby. La loro sessione iniziale produsse risultati immediati, come ad esempio “Marcus Garvey”, pensato solo per i sound system, ebbe un tale successo che Ruby fu costretto a pubblicarlo come singolo.

Traccia: Ethiopians Live It Out

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Il suo seguito, “Slavery Days”, dimostrò che l’album precedente non fu un colpo di fortuna. Inevitabilmente, Dodd cercò di trarre il massimo vantaggio dalla ritrovata popolarità del suo ex trio e pubblicò una manciata di singoli in risposta, presi dalle precedenti sessioni dei Burning Spear con lui.

 

Nel frattempo, il gruppo iniziò a registrare l’album dedicato a Marcus Garvey,  prodotto sempre da Jack Ruby e accompagnato dai Black Disciples, una fenomenale band composta da grandi musicisti dell’isola.

Il produttore Jack Ruby

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I Black Disciples 

Il risultato fu uno dei più grandi successi che la Giamaica abbia mai prodotto. Le atmosfere sognanti, i testi potenti catturavano l’immaginazione dell’ascoltatore verso quelle radici legate alla cultura nera, ben delineate dal gruppo. Dopo tale successo l’etichetta discografica, Island, mise sotto contratto i Burning Spear. 

Ma l’inizio non fu uno dei migliori, visto che l’etichetta fece uscire una versione remixata del disco per un pubblico “bianco”. La faccenda indigno il trio e l’etichetta volle rimediare con la pubblicazione di Garvey’s Ghost, un mix dub altrettanto leggero che fece ben poco placare la furia di Rodney. 

Per assicurarsi di mantenere il controllo sulle future pubblicazioni, il cantante fondò una sua etichetta, e facendola debuttare con il singolo “Travelling”, che fu una nuova versione di “Journey”.

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Album Garvey's Ghost

Album Travelling

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Album Spear Burning

Album Man in the Hills

Seguirono rapidamente altri due singoli, “Spear Burning” e “The Youth”. Nel 1976, pubblicò il successore dell’album dedicato Marcus Garvey, ovvero, Man in the Hills. L’album ruotava attorno a temi rurali, sempre accompagnato dai Black Disciples e supervisionato da Jack Ruby.

Il cofanetto vanta anche un’impressionante versione di “Door Peep” e la straordinaria hit “The Lion”, un’ottima versione dub, remixata da Sylvan Morris.

 

Verso la fine di quell’anno, tuttavia, Rodney ruppe i rapporti non solo con Ruby ma anche con i componenti della band. Mantenendo il nome di Burning Spear, il cantante si mise in proprio e fece uscire l’album Dry & Heavy. Registrato nello studio di Harry J e con i Black Disciples ancora al seguito.

Rivisitò vecchie canzoni, tra cui “Swell Headed” chiamandola “Black Disciples”. A Sylvan Morris fu nuovamente chiesto di remixare il tutto.

 

Ormai Rodney aveva accumulato un considerevole seguito nel Regno Unito e nell’Ottobre 1977 fece la sua prima apparizione nel paese, sostenuto dalla band reggae locale, gli Aswad. Uno spettacolo favoloso tenutosi al Rainbow Theatre di Londra, poi inserito per i posteri nell’album Live

Nel 1978 apportò alcune modiche a Social Living.

 

L’album successivo fu Civilized Reggae, un mix di tratti jazz con radici profonde reggae. Co-prodotto insieme a Karl Pitterson, accompagnato sempre dai Black Disciples e sostenuti dai membri degli Aswad, mentre la registrazione fu divisa tra Harry J e Compass Point alle Bahamas. Il dub mix di Sylvan Morris fu rilasciato l’anno successivo.

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Traccia: Swell Headed

Album Social Living

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Album Spear Dry & Heavy

Album Civilized Reggae

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L’anno 1979 fu un anno importante, poiché Rodney ebbe un ruolo da protagonista nel film Rockers; la sua interpretazione a cappella di “Jah No Dead” fu uno dei momenti più salienti del film.

 

 

Nello stesso anno inaugurò il Reggae Sunsplash, un festival reggae che sarebbe diventato, oltre che tappa fissa per il cantante, un punto di riferimento per gli amanti della musica in levare nel corso del tempo. La sua relazione con l’etichetta Island si interruppe con l’uscita di “Nyah Keith”.

Locandina Film: Rockers

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Scena storica del film Rockers dove Burning Spear canta 

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All’alba del nuovo decennio firmò con una nuova etichetta, la EMI. Rodney aveva tagliato tutti i legami con il suo passato e registrò il suo nuovo album, Hail H.I.M., presso lo studio Tuff Gong di Bob Marley con i Black Disciples e Family Man Barrett co-producendolo.

 

Sylvan Morris fu chiamato nuovamente e venne incaricato di remixare una versione dub dell’album. 

Album Hail H.I.M.

Questi cinque album in studio, a partire da Marcus Garvey, rimangono gemme preziose non solo per l’artista, ma del tempo.

 

Nel 1982, firmò un accordo con l’etichetta Heartbeat negli Stati Uniti e registrò per loro l’album, Farover

L’album presentava un nuovo gruppo, la Burning Band, ed era evidente che Winston stesse entrando in una nuova era musicale.  Per la prima volta stava esplorando seriamente temi non culturali,  tale cambiamento si notò con il singolo “She’s Mine”.

The Fittest of the Fittest continuò questo cammino, ma è con l’album Resistance l’anno successivo che arriva la nomina per un Grammy.  Fu anche l’ultimo album per l’etichetta americana, e subito dopo firmò un contratto con l’etichetta indipendente Slash. Il debutto avvenne con People of the World, che ottenne un’altra nomination ai Grammy. 

Nel 1988 seguì Mistress Music, ma soffrì di una scarsa produzione. Le cose migliorarono con l’album Live in Paris : Zenith, registrato in uno spettacolo di maggio dello stesso anno.

Attraversò una serie di grandi successi, ottenne un’ulteriore nomination ai Grammy, ma vide lo scioglimento della Burning Band al termine del tour europeo.

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Album Farover

Album Live in Paris Zenith '88

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Album People of the World

Album The Fittest of the Fittest

Due anni dopo, Rodney si presentò con un nuovo gruppo  di supporto, che lo vide ritornare incredibilmente alla Island, firmando un nuovo contratto e incidendo l’album Men We Dweet.

Questa volta l’artista era riuscito a trovare il giusto mix che aveva sempre desiderato, una miscela ribollente di jam in chiave jazz, pop, reggae lite, molto lontani dagli album di esordio per la stessa etichetta. 

Anche i suoi spettacoli nel suolo americano procedevano sospinti da grandi esibizioni, dando il meglio di sé nel festival Sunsplash.

 

Nel 1991, decise di incidere un album tributo ai Grateful Dead, intitolato Deadicated : A tribute to the Grateful Dead. Nello stesso anno fece uscire un’altro album, Jah Kingdom, che pur essendo “leggero” come il suo predecessore, contiene un’atmosfera ipnotica. A quel punto decise nuovamente di lasciare la Island per tornare all’etichetta Heartbeat. 

Dove incise l’album The World Should Know, nel 1993 che gli valse un’altra straordinaria nomina ai Grammy.

Nel 1994 fece uscire Love and Peace, l’album contiene registrazioni dal vivo, tra le più “calde” degli ultimi anni. L’artista stette in tour costantemente e con successo per tutto il decennio, a scapito del tempo delle registrazioni. 

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Album Jah Kingdom

Album Mek We Dweet

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Album Love & Peace

Album The World Should  Know

Tuttavia continuò a pubblicare album su base semestrale, a cominciare da Rasta Business nel 1995, anche esso guadagnò la nomination ai Grammy. Così come Appointment with His Majesty, che lo vide sperimentare un suono decisamente folk. Successivamente sembrava che il musicista fosse in un eterna ricorsa ai Grammy, senza mai ottenere una vera vittoria. 

 

Ma tutto cambiò nel 1999, quando con l’album Calling Rastafari finalmente lo vinse. Un riconoscimento meritato. Un’impresa che ripetè nel 2009 con l’album Jah is Real

Nel 2000 si esibì a Città del Capo, in Sud Africa, insieme ad un’altra icona della musica reggae Joseph Hill, nel suo tour chiamato Home to my Roots Tour

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Album Rasta Business

Album Calling Rastafari

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Album Live

Album Jah is Real

Nel 2002 lui con sua moglie, Sonia Rodney, riavviarono l’etichetta Burning Music Records, dandogli un maggior grado di controllo artistico, pubblicando quasi quaranta singoli.

 Dalla metà degli anni ’90 vive nel Queens a New York.

Il 15 Ottobre 2007 è stato insignito dell’Ordine di Distinzione nel grado di Ufficiale

 

Nel 2016 Rodney ha annunciato il suo ritiro, ma nel 2022 è tornato ad esibirsi in Spagna al Rototom Sunsplash, nel Regno Unito a Londra e negli Stati Uniti, nelle città di San Diego, Los Angeles, Denver. 

 

In conclusione vi lascio con le parole scritte direttamente da lui nella sua BIO del suo sito internet:

grammy

"Il futuro è mio.

La strada è nebbiosa, viaggerò lentamente attraverso la nebbia. Per raggiungere il Mio destino, di libertà.

 

Musicista, icona della comunità, educatore, elevatore spirituale; L’importanza di Burning Spear per la cultura esisteva prima dei riflettori dei media e da allora è solo cresciuta.

 

Per quasi quattro decenni e di 25 album, ha portato la fiaccola del vangelo dell’attivista politico Marcus Garvey, promuovendo l’autodeterminazione e l’autosufficienza per i discendenti africani attraverso testi e ritmi che trasmettono veramente messaggi di pace e amore per tutti.”

Esibizione al Montreux Jazz Festiva,l in Europa.

Fonte Articolo:

Wikipedia: 

https://it.wikipedia.org/wiki/Amy_Winehouse

Sito Ufficiale Burning Spear: https://www.burningspearwebsite.com/bio

All Music

https://www.allmusic.com/artist/burning-spear-mn0000641994/biography?1669818274519

 

© Tutti i diritti d'autore delle immagini appartengono a Winston Rodney (alias Buring Spear).