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Albert Griffiths

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Albert Griffiths, nasce il 13 Marzo 1953 a Kingston, in Giamaica, è stato un musicista e cantautore di grande talento, noto soprattutto come membro fondatore e leader della celebre band reggae "The Gladiators".

 

Fin dalla sua infanzia, Albert dimostrò una grande passione per la musica. Crescendo in una famiglia umile, imparò a suonare la chitarra da autodidatta, trovando in questo strumento una via per esprimere la sua creatività e le sue emozioni. 

Sin da giovane, Albert si immerse nella scena musicale di Kingston, che in quel periodo era un crogiolo di innovazione e fermento culturale.

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La storia dell'infanzia di Albert Griffiths non è documentata in modo dettagliato. 

Tuttavia, possediamo una panoramica generale dell'ambiente in cui è cresciuto e delle sue prime esperienze nel mondo della musica.

 

 

Tuttavia, come molte altre famiglie giamaicane dell'epoca, la famiglia di Albert probabilmente viveva una vita modesta. Nonostante le condizioni economiche, la musica rivestiva un ruolo di grande importanza nella vita quotidiana di molte comunità umili. 

 

 

Potrebbe aver avuto l'opportunità di immergersi nei coinvolgenti suoni del mento, uno strumento tradizionale giamaicano, e di partecipare a feste di quartiere e celebrazioni in cui la musica era al centro dell'attenzione.

Un giovane Albert Griffiths agli esordi.

La passione dell'artista per la musica è emersa sin dalla sua giovane età, segnalandone un interesse precoce per l'esplorazione di suoni e ritmi. Si dice che abbia sperimentato con oggetti comuni come bottiglie o scatole, utilizzandoli come strumenti improvvisati. Queste prime esperienze hanno suscitato in lui una curiosità e un desiderio di esplorare ulteriormente il mondo musicale.

 

Sebbene non siano disponibili informazioni specifiche sul suo apprendimento musicale formale, è probabile che abbia imparato a suonare la chitarra in modo autonomo. Attraverso la dedizione e la perseveranza, ha affrontato la sfida di esplorare melodie e accordi, spingendosi a raggiungere una notevole maestria dello strumento. 

 

La sua passione intrinseca per la musica e il suo impegno personale hanno contribuito a sviluppare il suo talento e a plasmare il suo stile musicale unico.

 

Nonostante la mancanza di dettagli specifici sulla sua formazione musicale, l'autodidattismo di Albert Griffiths evidenzia la sua determinazione e la sua sete di conoscenza nel mondo della musica.

La sua abilità nel suonare la chitarra, combinata con la sua voce distintiva, avrebbe in seguito caratterizzato le sue esibizioni e le sue composizioni, diventando un marchio distintivo del suo percorso artistico.

The Gladiators durante una delle loro sessioni di registrazione.

Nei primi anni '60, Albert Griffiths ha formato il gruppo The Gladiators insieme a Clinton Fearon e David Webber

Inizialmente, il gruppo si esibiva principalmente nei locali della Giamaica, guadagnando un seguito locale appassionato. Nel corso del tempo, il loro talento e la loro originalità hanno attirato l'attenzione di produttori musicali e del pubblico internazionale.

 

 La band si distinse fin da subito per il suo suono unico e l'approccio poetico alle tematiche sociali. Le canzoni dei Gladiators parlavano di giustizia, libertà e uguaglianza, dando voce alle speranze e alle sfide che affliggevano la società giamaicana dell'epoca.

 

L'album di debutto del gruppo, "Trenchtown Mix Up" (1976), è stato acclamato dalla critica per la sua combinazione di melodie orecchiabili, armonie vocali e testi che affrontano temi sociali e spirituali. 

Brani come "Hello Carol" e "Jah Works" sono diventati classici del reggae.

 

Nel corso degli anni, la formazione dei  The Gladiators ha subito alcune modifiche, ma Albert Griffiths è rimasto il membro costante del gruppo. 

 

 

La sua voce profonda e vibrante e la sua abilità nel comporre canzoni che toccano le corde dell'anima hanno contribuito a definire l'identità musicale del gruppo.

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Copertina dell'album di Trenchtown Mix Up.

Vinile dell'album di Trenchtown Mix Up.

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La musica dei The Gladiators si è distinta per il suo approccio spirituale e positivo, affrontando temi di giustizia sociale, libertà e amore universale.

 

Le loro canzoni sono state accomunate da armonie vocali potenti e testi impegnati, che hanno attirato un vasto pubblico internazionale. 

Il loro sound distintivo, caratterizzato da ritmi profondi, bassi incisivi e chitarre melodiche, ha influenzato molti artisti reggae successivi.

 

Nonostante i cambiamenti nell'industria musicale e nella formazione del gruppo, i The Gladiators hanno continuato a registrare e ad esibirsi con successo.

 Album come "Proverbial Reggae" (1978) e "Symbol of Reality" (1982) hanno confermato la loro reputazione come uno dei principali gruppi reggae dell'epoca.

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Copertina dell'album Proverbial Reggae.

Copertina dell'album Symbol of Reality.

"Dreadlocks the Time Is Now" è il sesto album in studio dei Gladiators, pubblicato nel 1982

L'album è stato prodotto dalla famosa etichetta discografica giamaicana Virgin Records e ha segnato un momento significativo nella carriera del gruppo.

 

"Dreadlocks the Time Is Now" rappresenta un punto di svolta per i The Gladiators, che hanno affrontato temi più profondi e spirituale rispetto ai loro lavori precedenti. L'album esprimeva un messaggio di consapevolezza e libertà attraverso il riconoscimento della propria identità rasta e dei dreadlocks come simbolo di forza e devozione spirituale.

 

Il disco si apre con il brano omonimo "Dreadlocks the Time Is Now", un inno potente che celebra la cultura rasta e l'importanza di vivere nel presente

Le voci di Albert Griffiths, Clinton Fearon e Gallimore Sutherland si fondono in armonie potenti e coinvolgenti, creando un'atmosfera di positività e impegno.

 

Altri brani notevoli dell'album includono "Bellyful", una canzone che affronta le ingiustizie sociali e l'avidità, e "Backyard Meditation", che invita l'ascoltatore a cercare la pace e la meditazione nella propria vita quotidiana. 

"Jah Glory" è una celebrazione della spiritualità rasta e dell'unione con l'energia divina.

L'album presenta un suono distintivo dei Gladiators, caratterizzato da ritmi radici e melodie orecchiabili. 

Il lavoro di chitarra di Albert Griffiths aggiunge profondità e calore alle composizioni, mentre la sezione ritmica fornisce una base solida e coinvolgente. 

Riflette la loro dedizione alla musica come mezzo per diffondere consapevolezza e ispirazione, e ha contribuito a consolidare il loro status di pionieri del genere.

Canzone Bellyful, direttamente dall'album Dreadlocks the Time Is Now.

"Back to Roots" è l'ottavo album in studio dei Gladiators, pubblicato nel 1982

L'album segna un ritorno alle radici musicali del gruppo, abbracciando il suono autentico e le tematiche che hanno caratterizzato il “sottogenere” Roots Reggae.

 

L'album presenta una combinazione di brani originali dei Gladiators e reinterpretazioni di classici reggae. La tracklist include canzoni come "Roots Natty" e "Soul Rebel", che riflettono la connessione del gruppo con il movimento rasta e la sua dedizione a temi di giustizia sociale, spiritualità e amore universale.

 

Il suono di "Back to Roots" è caratterizzato da ritmi incisivi, bassi profondi e chitarre melodiche, creando un'atmosfera coinvolgente e autentica. 

Le armonie vocali , guidate dalle potenti voci di Albert Griffiths e Clinton Fearon, conferiscono un'energia unica alle canzoni, trasmettendo un senso di unità e consapevolezza.

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L'album include anche una reinterpretazione di "Hello Carol", uno dei brani più famosi dei Gladiators, che è diventato un classico del reggae.

 

 

La versione presente offre un nuovo arrangiamento, riportando la canzone alle sue radici con un suono più radicale e potente.

 

 

"Back to Roots" ha ricevuto un'accoglienza positiva dalla critica e dal pubblico. 

 

 

Copertina dell'album Back to Roots.

Versione live della canzone Soul Rebel.

Nel corso degli anni, hanno pubblicato una serie di album che hanno contribuito a definire la loro carriera e il loro sound : 

 

"Serious Thing" (1984

"Sweet So Till" (1988

"Something a Gwaan" (1993

"Continuation" (1996

"Father and Sons" (2000

"Calling Rastafari" (2006

"On the Right Track" (2014)

 

Nel corso degli anni, il gruppo ha rilasciato numerosi singoli e partecipato a compilation e collaborazioni con altri artisti. La loro discografia riflette la loro costante ricerca di innovazione musicale, combinando radici profonde con melodie orecchiabili e testi impegnati.

Ogni album offre un'esperienza musicale unica, caratterizzata dalle armonie vocali potenti del gruppo, dalle chitarre melodiche e dai ritmi incisivi. 

La loro musica affronta temi sociali, spirituali e di amore universale, mantenendo un approccio positivo e ispiratore.

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Componenti The Gladiators negli anni '80.

La band non si è mai ufficialmente sciolti come gruppo. Tuttavia, nel corso degli anni, hanno subito cambiamenti nella formazione e periodi di inattività.

 

La formazione originale dei The Gladiators, era composta da Albert Griffiths, Clinton Fearon e Gallimore Sutherland, si è sciolta alla fine degli anni '80. 

 

Dopo lo scioglimento della formazione originale, Albert Griffiths ha continuato a portare avanti il gruppo con nuovi membri che si sono uniti al gruppo.

Nonostante i cambiamenti nella formazione, hanno continuato a esibirsi e registrare musica. 

Albert Griffiths ha lavorato con diversi musicisti nel corso degli anni, tra cui Anthony Griffiths (figlio di Albert), che è diventato membro del gruppo.

 

La loro lunga carriera si è protratta per oltre cinque decenni, e sebbene abbiano affrontato periodi di inattività e cambiamenti nella formazione, il loro repertorio musicale è rimasto forte nel panorama del reggae. 

La loro musica ha continuato a ispirare artisti e appassionati in tutto il mondo.

© Tutti i diritti d'autore delle immagini appartengono a Albert Griffiths & The Gladiators.